Sensibilità all'alcol
Nutrigenetica - Intolleranze alimentari

Il test di nutrigenetica per la sensibilità all’alcol è uno strumento innovativo che può fornire informazioni preziose sul modo in cui il nostro corpo reagisce all’assunzione di alcol. Attraverso l’analisi del DNA, questo test nutrigenetico valuta i geni coinvolti nel metabolismo dell’alcol e identifica eventuali varianti genetiche che possono influenzare la nostra sensibilità o tolleranza all’alcol. I campioni di DNA, prelevati comodamente da te a casa con un semplice tampone buccale, vengono analizzati nei laboratori Eurofins Genoma, uno dei migliori centri in Europa.

I sintomi della sensibilità all’alcol possono variare da persona a persona, ma alcuni sintomi comuni possono includere:

1. Mal di testa: dopo aver consumato anche piccole quantità di alcol, potresti sentire mal di testa, che può essere leggero o intenso.
2. Nausea e vomito: in alcuni casi potresti provare nausea o sentirti incline al vomito dopo aver bevuto alcol.
3. Palpitazioni o battito cardiaco accelerato: potresti avvertire un aumento del battito cardiaco o palpitazioni dopo aver consumato alcol.
4. Arrossamento della pelle: potresti sviluppare arrossamento o rossore della pelle, in particolare sul viso e sul collo, dopo aver bevuto alcol. Questo è spesso chiamato flushing alcolico.
5. Stanchezza o sonnolenza: talvolta potresti sentirti particolarmente stanco o provare sonnolenza dopo aver bevuto anche piccole quantità di alcol.
6. Irritazione delle vie respiratorie: l’alcol può causare irritazione delle vie respiratorie, causando sintomi come tosse, gola secca o congestione nasale.

Nel test di sensibilità all’alcol si analizzano specifici geni per capire come il nostro corpo reagisce all’alcol. Un gene studiato è il gene ADH, che produce un enzima responsabile della prima fase di metabolizzazione dell’alcol. Un altro gene studiato nel test di sensibilità all’alcol è l’ALDH2 che è coinvolto nella fase successiva di metabolizzazione dell’alcol.

Il test di sensibilità all’alcol analizza le diverse varianti di questi geni per capire come il nostro corpo reagisce alle sostanze alcoliche. Queste informazioni possono indicare la capacità di metabolizzare l’alcol e la predisposizione a reazioni o sintomi negativi dopo la sua assunzione.

Il test di nutrigenetica per la sensibilità all’alcol è consigliato a chiunque desideri avere una maggiore comprensione di come il proprio corpo reagisce all’alcol. Ad esempio, può essere utile a chi ha notato sintomi o reazioni avverse dopo il consumo di bevande alcoliche. Questo test di nutrigenetica può fornire informazioni utili per adattare il proprio comportamento e le proprie scelte in relazione all’alcol, al fine di prendere decisioni consapevoli sul consumo di bevande alcoliche e adottare abitudini di vita più salutari.

I test di nutrigenetica per le intolleranze alimentari e per le sensibilità si occupano di studiare le variazioni nelle sequenze di DNA dei geni che sono coinvolti nel metabolismo di specifici nutrienti. La presenza di varianti genetiche in questi geni può influenzarne la funzionalità e, di conseguenza, la risposta fisiologica ai nutrienti stessi. Per ogni caratteristica indagata, vengono forniti nel referto dettagli e risultati specifici.

Una volta che i nostri laboratori avranno analizzato il tuo campione di DNA, riceverai un referto dettagliato che ti mostrerà il tuo livello di rischio di sensibilità all’alcol. Tutti i dati ottenuti dall’analisi vengono elaborati tramite un algoritmo bioinformatico proprietario, che tiene conto delle informazioni attualmente disponibili in letteratura. Questo fornisce risultati specifici per ogni tratto investigato.

Nel test di nutrigenetica per la sensibilità all’alcol, la parte relativa all’analisi dei geni coinvolti è fondamentale per comprendere come il nostro corpo reagisce alle sostanze alcoliche. Uno dei geni più studiati è il gene ADH (alcol deidrogenasi), che codifica per l’enzima ADH responsabile della prima fase di metabolizzazione dell’alcol.

Esistono diverse varianti genetiche di questo gene, e ognuna di esse può influenzare la velocità con cui il corpo trasforma l’alcol in sostanze meno tossiche. Una variante comune del gene ADH è ADH1B, che produce un enzima più attivo nell’ossidazione dell’alcol rispetto ad altre varianti. Questo significa che le persone con una copia di ADH1B possono metabolizzare l’alcol più rapidamente rispetto a coloro che non hanno questa variante.

Un altro gene importante è ALDH2 (aldeide deidrogenasi), che codifica per un enzima coinvolto nella fase successiva di metabolizzazione dell’alcol. Una variante di ALDH2, nota come ALDH2*2, è associata a una ridotta attività enzimatica. Ciò significa che le persone con questa variante possono accumulare acetaldeide, un prodotto intermedio tossico della metabolizzazione dell’alcol, provocando reazioni come arrossamento del viso, tachicardia e malessere generale dopo il consumo di bevande alcoliche.

L’analisi genetica nel test di sensibilità all’alcol mira a identificare queste varianti genetiche specifiche di ADH e ALDH2 per comprendere meglio come il nostro corpo risponde all’alcol. Queste informazioni possono fornire indicazioni sulla capacità di metabolizzare l’alcol e sulla predisposizione a reazioni avverse o sintomi dopo il consumo di bevande alcoliche. Tuttavia, è importante ricordare che i geni non sono l’unico fattore determinante nella sensibilità all’alcol e che altri fattori come il metabolismo, lo stile di vita e la salute generale possono influire sulla reazione individuale all’alcol.

Una volta aggiunto il test al carrello, procedendo con l’acquisto ti verrà richiesto di aggiungere una consulenza nutrizionale. Avrai la possibilità di discutere i risultati del test con una nutrizionista esperta di nutrigenetica.

Durante la consulenza verranno analizzati tutti i risultati ottenuti, concentrandosi in particolare su quelli che manifestano una predisposizione genetica più sfavorevole. Verranno quindi discusse le criticità e le possibili strategie da mettere in atto per prevenire, ove possibile, l’insorgenza della condizione presa in esame.

Avrai la possibilità di porre domande alla nutrizionista che risponderà, per quanto di sua competenza, in modo personalizzato.

Non verranno rilasciati piani nutrizionali che richiedono anamnesi e tempi più lunghi, ma sarà comunque possibile successivamente richiedere una consulenza specifica per tale scopo.