Sensibilità all'istamina
Nutrigenetica - Intolleranze alimentari

Il test di nutrigenetica per la sensibilità all’istamina è un esame che permette di valutare la predisposizione genetica di una persona a reagire in modo eccessivo all’istamina, un composto chimico presente nel nostro corpo e in alcuni alimenti. L’istamina svolge diverse funzioni nel corpo umano, ma alcune persone possono essere più sensibili ad essa e manifestare sintomi come mal di testa, prurito, rash cutaneo, congestione nasale, diarrea e altri disturbi gastrointestinali. Questo test nutrigenetico, attraverso il prelievo di saliva con un tampone buccale da eseguire comodamente a casa tua, analizza specifiche varianti genetiche legate all’istamina, che possono influenzare la capacità del corpo di metabolizzarla correttamente. Non avendo sintomi specifici, la diagnosi non è sempre immediata: ecco perchè un test genetico risolverà ogni tuo dubbio.

Il campione di DNA verrà ritirato nel giorno a te più comodo e analizzato nei laboratori Eurofins Genoma, tra i più importanti in Europa. Entro pochi giorni riceverai un referto dettagliato con l’analisi di tutti i geni coinvolti e con il tuo profilo di rischio di intolleranza all’istamina.

I sintomi della sensibilità all’istamina possono variare da persona a persona e possono manifestarsi in modi diversi. Ecco un elenco dei sintomi comuni associati alla sensibilità all’istamina:

1. Mal di testa o emicrania
2. Disturbi gastrointestinali: come dolori addominali, diarrea, nausea, vomito o bruciore di stomaco
3. Gonfiore o edema
4. Irritazione della mucosa nasale: come naso che cola o congestione
5. Eruzioni cutanee, prurito, orticaria o arrossamenti sulla pelle
6. Sintomi respiratori: come tosse, respiro corto o difficoltà respiratorie
7. Aumento della frequenza cardiaca o palpitazioni
8. Bassa pressione sanguigna (ipotensione) o alta pressione sanguigna (ipertensione)
9. Affaticamento, spossatezza o debolezza generale
10. Disturbi del sonno: come insonnia o sonno disturbato

Nel test di nutrigenetica per la sensibilità all’istamina si analizzano specifiche varianti genetiche legate all’istamina, che possono influenzare la capacità del corpo di metabolizzarla correttamente. In particolare, il test si concentra su due enzimi chiave coinvolti nella degradazione dell’istamina: l’istamina-N-metiltransferasi (HNMT) e la diamina ossidasi (DAO). I campioni vengono quindi esaminati in laboratorio utilizzando tecniche di sequenziamento genetico avanzate e di ultima generazione.

Il test di nutrigenetica per la sensibilità all’istamina può essere particolarmente consigliato a persone che presentano sintomi sporadici o persistenti dopo aver consumato alimenti ricchi di istamina, come cioccolato, agrumi, frutta secca, formaggi. I sintomi associati alla sensibilità all’istamina possono includere mal di testa, disturbi gastrointestinali, irritazioni cutanee, prurito, orticaria e altri.

Inoltre, il test può essere suggerito a coloro che desiderano adottare un approccio personalizzato nella gestione della propria dieta e dei sintomi correlati all’istamina. Conoscere la propria predisposizione genetica può aiutare a prendere decisioni informate riguardo alla scelta degli alimenti e allo stile di vita.

I test di nutrigenetica per le intolleranze alimentari e sensibilità si occupano di studiare le variazioni nelle sequenze di DNA dei geni che sono coinvolti nel metabolismo di specifici nutrienti. La presenza di varianti genetiche in questi geni può influenzarne la funzionalità e, di conseguenza, la risposta fisiologica ai nutrienti stessi. Per ogni caratteristica indagata, vengono forniti nel referto dettagli e risultati specifici.

Una volta che i nostri laboratori avranno analizzato il tuo campione di DNA, riceverai un referto dettagliato che ti mostrerà il tuo livello di rischio di sensibilità all’istamina. Tutti i dati ottenuti dall’analisi vengono elaborati tramite un algoritmo bioinformatico proprietario, che tiene conto delle informazioni attualmente disponibili in letteratura. Questo fornisce risultati specifici per ogni tratto investigato.

Ecco un elenco di alcuni alimenti che possono contenere quantità significative di istamina:

1. Formaggi stagionati: come il parmigiano, il gorgonzola, il pecorino e il camembert.
2. Salumi e carni conservate: come salame, prosciutto, pancetta e salsiccia.
3. Pesce affumicato: come salmone affumicato, aringhe affumicate e tonno in scatola.
4. Frutti di mare: come gamberi, ostriche, cozze e vongole.
5. Alimenti fermentati: come crauti, kimchi, yogurt e kefir.
6. Cioccolato fondente e prodotti a base di cacao.
7. Alimenti in scatola o conservati: come pomodori in scatola, sottaceti, sottolio e tonno in scatola.
8. Bevande alcoliche: in particolare vino rosso, birra e champagne.
9. Agrumi: come arance, mandarini e limoni.
10. Frutta secca: come noci, mandorle e pistacchi.

È importante notare che la quantità di istamina presente negli alimenti può variare a seconda del processo di produzione, della conservazione e del tempo di maturazione. Inoltre, ogni persona può reagire in modo diverso all’istamina, quindi alcuni alimenti possono causare sintomi in alcune persone ma non in altre.

Oltre a essere prodotta all’interno delle cellule del sistema immunitario, l’istamina viene anche introdotta attraverso l’alimentazione. Quella in eccesso viene poi degradata grazie all’azione di due enzimi: la diammina-ossidasi (DAO) e l’istamina-N-metiltransferasi (HNMT), presenti soprattutto a livello intestinale. Quando l’attività di questi enzimi risulta alterata, l’istamina in eccesso non viene smaltita correttamente accumulandosi nell’organismo e diventa pertanto possibile sviluppare intolleranza all’istamina (HIT). Alcune varianti che codificano per questi enzimi sono state associate a una maggiore predisposizione a sviluppare l’intolleranza all’istamina.

Una volta aggiunto il test al carrello, procedendo con l’acquisto ti verrà richiesto di aggiungere una consulenza nutrizionale. Avrai la possibilità di discutere i risultati del test con una nutrizionista esperta di nutrigenetica.

Durante la consulenza verranno analizzati tutti i risultati ottenuti, concentrandosi in particolare su quelli che manifestano una predisposizione genetica più sfavorevole. Verranno quindi discusse le criticità e le possibili strategie da mettere in atto per prevenire, ove possibile, l’insorgenza della condizione presa in esame.

Avrai la possibilità di porre domande alla nutrizionista che risponderà, per quanto di sua competenza, in modo personalizzato.

Non verranno rilasciati piani nutrizionali che richiedono anamnesi e tempi più lunghi, ma sarà comunque possibile successivamente richiedere una consulenza specifica per tale scopo.